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Origine del termine

Il termine bentonite desta sempre curiosità a chi lo sente nominare per la prima volta. Esso fu proposto inizialmente sul finire dell‘Ottocento da W.C. Knight, un geologo americano che si ispirò ad una formazione rocciosa del Wyoming chiamata Fort Benton. Nelle vicinanze di Fort Benton, infatti, era stato scoperto il giacimento di una particolare argilla rigonfiante denominata “sapone minerale”. Qualche anno prima, verso la metà dell’800, a Montmorillon in Francia era stato identificato e studiato un minerale argilloso plastico denominato poi montmorillonite. Occorre sottolineare che le argille rigonfianti sono sempre state utilizzare dall’uomo ed esistono testimonianze che ne attestano l’impiego fin dai tempi antichi. Anche a Fort Benton la bentonite era conosciuta già da tempo: i primi colonizzatori riferirono infatti dell’esistenza di una speciale argilla che rigonfiava in acqua ed era utilizzata dai nativi per lavare gli indumenti. Per quasi 30 anni dalla scoperta del giacimento americano, l’uso industriale e la produzione della bentonite furono di scarso rilievo; il reale interesse cominciò a manifestarsi solamente intorno agli anni ’20 del secolo scorso. Proprio a quegli anni risale anche l’attuale uso del nome bentonite: due studiosi, Ross e Shannon, infatti proposero di indicare con la dizione bentonite una serie di argille, formatesi per alterazione di rocce vulcaniche, costituite prevalentemente dal minerale argilloso montmorillonite e dalla presenza di altri minerali come quarzo, mica, feldspato, pirite e calcite.